- Alessandra Ballerini
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"Provate voi a capire cosa si prova" Il racconto di 1418 giorni di detenzione
Nella sua voce non si percepisce alcuna nota di spocchia nè, tantomeno, di sfida, semmai una punta di legittimo orgoglio ma anche di solitudine, quando inizia con "provate voi..."
Quante volte l'ho sentito pronunciato dai miei assistiti -profughi, detenuti, minori abbandonati, vittime di maltrattamenti, di tratta o di atroci violenze-, questo doloroso prologo: "prova tu" oppure, declinato nella sua variante disfattista: "tu non puoi capire"!