PROTEZIONE SUSSIDIARIA A CITTADINO DEL MALI: la sicurezza non è garantita in nessuna zona del Paese. Il ricorrente, in caso di rientro, sarebbe esposto ad un concreto ed effettivo rischio per la sua vita ed incolumità

Tribunale di Genova 25 maggio 2022

Le fonti riferiscono della sempre più stabile presenza nella regione del gruppo jihadista Katiba Macina, originario della regione di Mopti e recentemente allargatosi verso la parte occidentale del Mali. Tale spostamento ha esteso la minaccia di possibili azioni del gruppo anche nei Paesi confinanti, in particolar modo in Senegal49. Proprio al confine tra Senegal e Mali, l’8 febbraio 2021, le autorità senegalesi hanno annunciato di aver smantellato una cellula terroristica di Katiba Macina operante tra i due Paesi50.
Recenti fonti affermano che, nonostante le regioni del Mali occidentale e meridionale rimangano in gran parte fuori dal mirino della violenza grazie agli sforzi di stabilizzazione ormai da tempo in corso, le tendenze emergenti suggeriscono come i gruppi estremisti ne abbiano identificato il valore strategico: di particolare interesse e attrattiva per questi – e conseguente causa di espansione nell’area – potrebbe infatti essere il fiorente settore economico dell’estrazione dell’oro nella regione di Kayes51.
46 ACLED

(...) Per tale ragione **********, in caso di rientro in Mali, sarebbe esposto ad un concreto ed effettivo rischio per la sua vita e incolumità fisica, circostanza che determina l’accoglimento della domanda di protezione sussidiaria formulata.

 

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