PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO BENGALESE: le violazioni dei diritti umani, la corruzione delle forze di polizia e la costante emergenza climatica giustificano la protezione umanitaria.

Tribunale di Genova 21 luglio 2020

Va segnalato, poi, il generalizzato ed altissimo livello di corruzione delle forze di polizia bengalesi, oltre che inefficienti per carenza di mezzi e strutture; la polizia è vissuta dai comuni cittadini più come un nemico da evitare per il timore di taglieggiamenti, che come un organismo a cui richiedere protezione.
Tutto ciò è indicativo di una grave situazione di violazione dei diritti, soprattutto da parte delle autorità o di organismi a questi collegati (servizi di sicurezza).


Tale situazione si inquadra in uno degli stati più poveri del mondo. Metà della popolazione del Bangladesh vive con meno di 1,2 dollari al giorno e quasi un terzo è al di sotto della soglia di povertà.
Il Paese inoltre ha pochi terreni coltivabili ed è soggetta a continue inondazioni (come descritto dal ricorrente e ricavabile anche da notizie di stampa cfr. http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/05/11/news/bangladesh-il-paese-che-scompare-sott-acqua-1.321808: “Bangladesh, il Paese che scompare sott'acqua. Lo Stato dell'Asia meridionale lotta per non rimanere sommerso. Il governo di Dacca è stato costretto a costruire migliaia di rifugi contro le inondazioni e ha studiato un piano per evacuare 2 milioni e mezzo di persone” articolo del 17.5.18) che si alternano a periodi di siccità estrema.
- Analoghe informazioni si traggono dal Rapporto COI (Rapporto Informativo del Paese d’origine) dell’EASO sul Bangladesh (Panoramica del Paese) redatto a dicembre 2017. In queste condizioni, alcune fasce della popolazione, ovvero quelle più povere e marginali, si trovano in una situazione di tale precarietà che ogni evento fuori dalla norma (un raccolto perso, un’inondazione, una disputa legale, un’eredità contesa) può gettarli da un momento all’altro in una situazione di totale esclusione sociale e crisi economica, nell’assenza di qualsiasi tutela legale. In questi casi, le reti locali di sfruttamento, dipendenza e sopruso stringono la loro presa e spesso lasciano ben poche possibilità rispetto a quella di partire.

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