Nigeria. Il limitato accesso ai più elementari diritti inviolabili della persona giustifica il riconoscimento della protezione umanitaria

Tribunale di Genova, ord. 10 aprile 2017

Il paese di provenienza del ricorrente è connotato da gravi ed oggettive difficoltà economiche, di diffusa povertà e di limitato accesso per la maggior parte della popolazione ai più elementari diritti inviolabili della persona, tra cui il diritto alla salute ed alla alimentazione. 

Il recente rapporto dell'ONU ha evidenziato che, tra gli undici milioni di persone che quest'anno dovranno affrontare gravi carenze alimentari, oltre 120 mila nigeriani subiranno probabilmente condizioni catastrofiche, a livello di carestia, a causa del sollevamento del gruppo jihadista Boko Haram. Il rapporto, della Food and Agricolture Organization (FAO) prevede che la più grave crisi umanitaria in Africa, nel Nord-Est della Nigeria, si aggraverà tra giugno e agosto. Le Agenzie del'ONU hanno già ammonito che in quelle zone, molti bambini stanno morendo e che oltre 500 mila persone potrebbero andare incontro alla morte se non riceveranno aiuti. 

Tali dati hanno indotto il Tribunale di Genova a ritenere che le condizioni di vita del ricorrente in caso di rimpatrio sarebbero inadeguate e che quindi sussiste una particolare condizione di vulnerabilità che giustifica il riconoscimento della protezione umanitaria. 

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