Tribunale di Genova 26 maggio 2021

La vicenda narrata appare del tutto plausibile, in quanto si inserisce pienamente nella realtà esistente in Pakistan, quale emerge dalla consultazione delle COI e degli studi in materia. ******* appare come una vittima della schiavitù per debiti (cd. debt bondage).

Tribunale di Genova 17 maggio 2021

Ciò premesso, considerato che il ricorrente è pacificamente originario di *******, nel dipartimento di *******, in Burkina Faso, egli rischia di subire un danno grave per la mera presenza nella sua zona di provenienza.

Corte Suprema di Cassazione 18 maggio 2021

In primo luogo, infatti, il giudice di merito ha rigettato l’appello soffermandosi a indicare le ragioni per le quali il racconto del ricorrente doveva ritenersi non addetti (così la sentenza d’appello, pagina 9).

Tribunale di Genova 3 maggio 2021

Il racconto del richiedente, contrariamente a quanto ritenuto dalla Commissione, alla luce delle fonti reperite e dell’audizione resa davanti all’organo amministrativo, ove ha saputo dare chiarimenti su ogni punto dubbio, e dettagliare la sua vicenda, appare preciso, vivo e frutto di una storia personale. La vicenda narrata dal richiedente infatti, appare dettagliata, priva di contraddizioni, globalmente plausibile e come tale credibile, applicando i parametri di cui all’art. 3 comma 5 d.lgs. 251/07, tenuto anche conto del beneficio del dubbio, in base alla definizione fornita dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati1 e dell’interpretazione resa dalla Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 8819/2020 del 12 maggio 20202.

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