Ieri sera (Giovedì 4 Febbraio 2010) ci siamo incontrati all'info point per il primo dei vari convegni in tema di diritti umani e discriminazione. Due ore intense in cui si è parlato delle violenze (fisiche, psicologiche, economiche) di cui troppo spesso sono vittime le donne e, direttamente o indirettamente, i loro figli. Violenze tra le mure domestiche, nel luogo che dovrebbe essere il nostro rifugio, e che, invece, spesso diventa una gabbia. Violenze nascoste agli occhi di tutti, violenze che non fanno notizia ma purtroppo fanno numero. E i numeri sono destinati a moltiplicarsi perché i bimbi che hanno vissuto violenza in casa tenderanno a riprodurre quei comportamenti violenti di cui sono stati vittime e spettatori. Ci siamo interrogati sulle cause, seppure nei tempi e negli spazi limitati che avevamo a disposizione.
Abbiamo scoperto che dalla pubblicità ai libri di storia (passando anche per i cartoni animati) viene riprodotto spesso, se non sempre, un mondo al maschile il cui modello vincente è quello aggressivo (o dove quantomeno l'aggressività è giustificata). Relazioni appassionate, precise e chiarissime, come le relatrici. Partecipanti attenti e sensibili. Mi spiace solo che non ci sia stato il tempo per un dibattito, anche se, vista la tematica, l'incontro non era volto tanto a trovare una soluzione ma a conoscere e riflettere su un tema scomodo (meglio pensare che le violenze sulle donne siano tutte da imputarsi agli stranieri piuttosto che riflettere su cosa accade nelle nostre case o nelle nostre coscienze). È stato comunque un buon inizio: siamo usciti dall'incontro più consapevoli e questo mi sembra già un ottimo risultato. Attendo vostre sollecitazioni.
Ringraziando tutti coloro che stanno rendendo possibile questo progetto ambizioso (parlare di diritti quando è di moda violarli), Vi ricordo che Mercoledì 10 febbraio alle ore 17.30 si replica con l'incontro "Quale scuola senza diritti?". Si parlerà di insegnati precari, di sicurezza nelle aule, di classi miste e diritto all'istruzione. Relatori: Manuela Cappello (consigliera comunale), Simohamed Kaabour (insegnante e mediatore culturale), Paolo Fasce (del Comitato insegnati precari) e Paolo Quatrida (Cgil scuola). Vi aspetto!
